HERMANN
BERGAMELLI
VIEWING ROOM ->In queste opere Bergamelli ibrida pittura e tessitura, conferendo ad esse un particolare carattere visivo-tattile, e con questo un profondo senso di intimità, calore, familiarità. L’artista indaga le potenzialità generative della ripetizione di gesti semplici. Svelando il potere della praxis di ordinare il tempo attraverso l’azione sulla materia, egli mira a sperimentare dei processi produttivi, piuttosto che raggiungere esiti formali preordinati. Dal pensiero, al suo continuo farsi materia, per tornare alla riflessione: ciascuna opera è il pretesto per un’esplorazione, che l’artista affronta e che offre al pubblico. +
LUDOVICO
BOMBEN
VIEWING ROOM ->Nelle opere di Ludovico Bomben, l’eleganza compositiva di gesto netti e misurati tiene insieme suggestioni antiche, non di rado religiose e spirituali, a una sensibilità per la progettazione e i materiali spiccatamente contemporanea. Tutto appare chiaro, razionale e nitido nelle proporzioni armoniche, nel dialogo di luci e ombre, nel riferimento alla tradizione: eppure qualcosa interviene a scardinare la percezione, spostandone il baricentro sensibile e simbolico. +
DUCCIO MARIA
GAMBI
VIEWING ROOM ->Nella propria pratica Duccio Maria Gambi esplora le potenzialità di materiali sia artificiali, come metallo, cemento e schiuma poliuretanica, che naturali, quali marmo, pietra, onice. L’oggetto è il centro della sua ricerca, inteso come un esercizio descrittivo, il cui tema può essere la materia stessa o lo spazio. Il processo creativo dell’artista non vede soluzione di continuità tra intuizione, progettazione e realizzazione, marcando un’attitudine alla composizione e al volume, in cui si alternano il rigore geometrico e la morbidezza. +
PAOLO
GONZATO
VIEWING ROOM ->La ricerca di Gonzato si sviluppa in un mash-up di elementi, modalità, possibilità in un orizzonte ampio che spazia tra arte, architettura, design e moda. La sua è un’attitudine anti-accademica e nomadica: l’artista contamina e risignifica scarti e frammenti di una contemporaneità globalizzata, mercificata e meticcia, ricercando fluidità tra concetti, materiali, registri aulici e bassi, poetici e prosaici. +
MARCO
LA ROSA
VIEWING ROOM ->Nella ricerca di Marco La Rosa si mescolano reminiscenze di un passato arcaico-classico e spinte innovative della contemporaneità. I suoi lavori fanno propria la metafora del viaggio, sia nello spazio che nel tempo, facendo proprie le suggestioni del mito. Le sue opere concretizzano alcuni episodi di un agognato ed universale ritorno a casa. Alla suggestione speculativa, si unisce una ricca e diversificata pratica estetica, che indugia su preziosi dettagli come il trattamento delle superfici, le raffinate scelte cromatiche e varietà dei materiali impiegati. +
MICHELE
LOMBARDELLI
VIEWING ROOM ->La ricerca di Michele Lombardelli è caratterizzata dalla contaminazione di una molteplicità di linguaggi artisti, al fine esplora i limiti e le potenzialità del discorso - in questo specifico caso - pittorico, sfiorando un proprio grado zero. I suoi dipinti, infatti, al tempo stesso così semplici ed enigmatici, suggeriscono, ma non costituiscono una narrazione-figurazione. Disinteressati alla compiutezza, essi piuttosto indagano il margine, il frammento, l’inconcludenza. La pittura di Lombardelli è un fatto liminale, caratterizzato dall’attesa, dall’indeterminatezza, dalla transitorietà. +
MARTA
PIEROBON
VIEWING ROOM ->Il desiderio di immaginare, costruire e raccontare mondi che oltrepassino quello che appare tutti i giorni davanti ai nostri occhi è il filo rosso che attraversa la sperimentazione eclettica di Marta Pierobon. Ogni cosa, sensazione o semplicemente suggestione formale dal territorio a noi più prossimo del domestico, dell’intimo, del quotidiano può essere investita, stravolta e reinventata dalla forza generatrice dell’artista, alimentata da un’attitudine ludica e onirica. +
DAVIDE
MANCINI ZANCHI
VIEWING ROOM ->La ricerca di Davide Mancini Zanchi muove dall’arte visiva, in particolare dai suoi medium più tradizionali quali pittura e scultura, per poi contaminarsi ed esplorare altri mondi ed estetiche, grazie ad un’attitudine metamorfica. Il lavoro dell’artista è un continuo riposizionamento, rispetto a due grandi poli: il primo è costituito dall’insieme delle complesse dinamiche del contesto sociale in cui si trova ad agire, in termini di relazionali, di gusto e costume. Il secondo si rifà alla lunga e illustre tradizione artistica, in particolare italiana, che in filigrana attraversa tutte le sue operazioni. +
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